Era stato messo da parte e aveva scelto di vivere in esilio a Firenze. Amareggiato e risentito, il boss Giulio Caporrimo parlava da solo e nei suoi dialoghi immaginari, imitando anche le voci dei suoi fantomatici interlocutori, ce l’aveva con Francesco Palumeri (che “è pure della via Pitrè”), che gli era stato preferito alla guida […]