Il Mattino: “La Juve Stabia ritrova casa, al Menti contro i rosanero c’è l’ok della commissione: «Ora andiamo a battere il Palermo»”

Controlli nei ristoranti di piazza Marina e a Sferracavallo, sequestrati 1.300 chili di pesce. Il video

gds.it 16 minuti fa

Circa 1.300 chili di pesce sequestrati e comminate sanzioni per 23mila euro. È il bilancio di una serie di controlli sull’intera filiera della pesca al termine delle ispezioni effettuate in ristoranti da piazza Marina a Sferracavallo, ma anche nei locali di alcuni resort nella zona di Terrasini. I controlli sono stati eseguiti dalla Capitaneria…

Villabate, distrutta la lapide che ricorda due vittime di un’autobomba mafiosa nel 1963

palermotoday.it 20 minuti fa

Distrutta a Villabate la lapide in memoria di due vittime di un’autobomba mafiosa. La lapide, sostenuta da un palo in corso Vittorio Emanuele, ricorda due “onesti cittadini” dilaniati da una Giulietta imbottita di tritolo destinata a Giovanni Di Peri, presunto boss del paese. Ovvero Pietro Cannizzaro, custode di un’autorimessa, e il panettiere Giuseppe Tesauro. Il…

Palermo Women, Pipitone: «Obiettivo? Costruire un gruppo che possa dare soddisfazioni in futuro»

ilovepalermocalcio.com 31 minuti fa

L’allenatrice delle Palermo Women, Rosaria Pipitone, è intervenuta ai microfoni di Radio Time per parlare di alcuni aneddoti della sua carriera da giocatrice e anche sugli obiettivi delle rosanero per questa stagione sportiva. «Io sono originaria di Torretta, ho iniziato a giocare a calcio per strada. Poi qualcuno mi ha fatto diventare portiere, nonostante…

Villabate, distrutta la lapide in ricordo delle vittime di mafia

palermolive.it 54 minuti fa

Distrutta a Villabate, alle porte di Palermo, la lapide che ricorda due vittime di un’autobomba mafiosa. L’episodio è collegato alla strage di Ciaculli del 30 giugno 1963 con altri sette morti. La lapide, sostenuta da un palo in corso Vittorio Emanuele, ricordava due “onesti cittadini” dilaniati da una Giulietta imbottita di tritolo destinata a…

Messina Denaro, l’oncologo palermitano testimone in aula: «Reagì senza batter ciglio alla diagnosi del tumore»

gds.it 56 minuti fa

Matteo Messina Denaro reagì quasi senza battere ciglio quando gli fu diagnosticato il tumore che lo ha portato alla morte.L’ha detto, in tribunale, a Marsala, un medico oncologo della clinica «La Maddalena» di Palermo, Vittorio Gebbia, ascoltato come teste citato dalla difesa nel processo al dottor Alfonso Tumbarello, ex medico di base di Campobello…